Robert Capa diceva: «Se la foto non è buona, vuol dire che non eri abbastanza vicino». Ed io a Cuba ho seguito il suo consiglio, mi sono avvicinato il più possibile; alle persone più che ai luoghi. Sono sempre stato attratto dai volti, raccontano molto di più delle parole: una ruga, un’espressione inconscia, un sorriso timido sono elementi visivi della profondità di ognuno.
In nessun luogo prima di Cuba avevo incontrato così tanti visi sorridenti e con l’attitudine al qui e ora; se dovessi realizzare il ritratto della serenità, penserei sicuramente al viso di un cubano.
Non servono molte altre parole, voglio che siano le fotografie a parlarti di Cuba (dalla mia prospettiva). Cuba on the road.















